Gli angeli caduti sono una figura avvincente che fa parte della tradizione ebraica e che ha trovato spazio in diverse interpretazioni religiose e culturali. Nella tradizione ebraica, gli angeli caduti vengono spesso associati a demoni o esseri ribelli che sono stati banditi dal paradiso per aver disobbedito o ribellato contro Dio.
Il più famoso tra gli angeli caduti è Lucifero, conosciuto come la “stella del mattino” o il “figlio dell’aurora”, che è stato descritto come colui che è caduto dal cielo a causa della sua superbia e del desiderio di essere simile a Dio. Questa narrazione è supportata da interpretazioni di passaggi biblici come Isaia 14:12.
Altri angeli caduti menzionati nella tradizione ebraica includono Astaroth, Belfagor, Belzebù, Belial, Lilith, Asmodeus, Azazel, Baal, Dagon, Moloch, Mammona, Mefistofele e Samael. Questi nomi derivano spesso da divinità adorate dai popoli antichi della Palestina e delle regioni circostanti, come i moabiti, cananei ed edomiti, e sono stati reinterpretati nel contesto ebraico come figure opposte al culto di Yahweh.
La caduta degli angeli è un tema che si trova anche in altre fonti storiche e religiose e spesso simboleggia la lotta tra il bene e il male, la ribellione contro l’ordine divino e le conseguenze della superbia e dell’ambizione. Gli angeli caduti, con le ali spezzate, rappresentano il dolore e il rimorso per essere stati allontanati dalla presenza di Dio, ma anche la ribellione e il desiderio di conoscenza e potere che sfida l’autorità suprema.
In sintesi, gli angeli caduti della tradizione ebraica costituiscono un intricato insieme di credenze e interpretazioni che riflettono la costante lotta umana tra aspirazioni celesti e terrene, tra obbedienza e ribellione, e tra la luce della grazia e le tenebre dell’esilio.
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