Numerologia e simbolismo:
La Divina Commedia è ricca di simboli numerici, non casuali ma studiati da Dante per veicolare significati profondi. Lo studioso Charles Singleton ha intuito per primo l’utilizzo della numerologia nell’opera, individuando nel canto 17 del Purgatorio un punto focale. Franco Nembrini, studioso di Dante, ha approfondito le ricerche di Singleton, scomponendo i canti e analizzando il numero di versi. Sono emersi schemi numerici a croce che si intersecano nel canto 17 del Purgatorio, il cui tema centrale è l’amore. La somma dei versi coinvolti negli schemi a croce è sempre 33, un numero significativo per Dante che ricorre spesso nell’opera.
Un codice criptico:
Nembrini ha coinvolto altri esperti per decifrare il codice nascosto nella Divina Commedia. Rita Monaldi e Francesco Sorti, scrittori esperti di Dante, hanno collaborato con Andrea Esuli del Cnr e Paolo Ferragina, professore di algoritmi. L’obiettivo era di escludere la casualità e confermare la presenza di un sistema numerico intenzionale.
Risultati sorprendenti:
La probabilità che gli schemi numerici siano frutto del caso è inferiore a 1 su 100 milioni. Il canto 17 del Purgatorio, centrale nell’opera, è il fulcro del codice e si collega al tema dell’amore e del libero arbitrio.
Un’importante scoperta:
La scoperta del codice numerico nella Divina Commedia apre nuove prospettive di studio e interpretazione dell’opera. Il sistema ideato da Dante rivela la complessità e la profondità del suo pensiero e della sua poetica.
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