Il 2 novembre è una data in cui si ricordano i propri cari scomparsi, visitando i cimiteri, accendendo candele, pregando o seguendo altre tradizioni locali. Ma perché proprio il 2 novembre è il giorno dei morti e qual è il suo rapporto con la festa di halloween, che si celebra la notte del 31 ottobre?
Le origini del giorno dei morti sono antiche e diverse, ma una delle più accreditate fa risalire la sua nascita al 998, quando l’abate benedettino sant’Odilone di Cluny stabilì che il giorno successivo alla festa di Tutti i Santi (1° novembre) si dovesse commemorare tutti i defunti con delle preghiere e delle messe. Questa usanza si diffuse poi in tutta la Chiesa cattolica e fu ufficializzata nel XIV secolo¹.
Tuttavia, il culto dei morti ha origini molto più remote e si ritrova in molte culture antiche, come quella romana, greca, egizia, celtica e precolombiana. In particolare, i Celti celebravano il capodanno il 1° novembre e credevano che la notte precedente fosse il momento in cui il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliava, permettendo agli spiriti di vagare sulla terra. Per questo motivo, accendevano fuochi sacri, indossavano maschere spaventose e offrivano cibo agli spiriti per placarli o ingannarli².
Queste tradizioni furono poi assimilate dal cristianesimo, che le reinterpretò alla luce della sua dottrina. Così, la notte del 31 ottobre divenne la vigilia di Tutti i Santi (All Hallows’ Eve in inglese, da cui deriva il termine halloween) e assunse un significato di preparazione alla festa dei santi e dei martiri del giorno successivo. Allo stesso modo, il giorno dei morti divenne l’occasione per pregare per le anime del purgatorio, che attendevano la salvezza eterna³.
Oggi, il giorno dei morti e halloween sono due feste distinte ma collegate, che hanno assunto anche aspetti diversi a seconda dei paesi e delle culture. Mentre in Italia il giorno dei morti è una ricorrenza solenne e religiosa, in altri paesi come il Messico è una festa allegra e colorata, in cui si celebra la vita e si onora la memoria dei defunti con offerte floreali, dolci a forma di teschi, altari domestici e maschere di scheletri⁴. Al contrario, halloween è una festa profana e commerciale, in cui si esaltano i temi del mistero, dell’orrore e del divertimento, con travestimenti, zucche intagliate, dolcetti o scherzetti⁵.
In conclusione, il 2 novembre è il giorno dei morti perché in quella data la Chiesa cattolica ha stabilito di commemorare tutti i defunti con delle preghiere e delle messe. Il suo legame con halloween risale alle antiche tradizioni celtiche, che credevano che la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre fosse propizia per l’apparizione degli spiriti. Queste tradizioni sono state poi cristianizzate e trasformate nel corso dei secoli, dando origine a due feste diverse ma complementari.
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