Il mosaico romano più grande del mondo non si trova in un museo, ma in un hotel. Questo capolavoro, di ben 836 metri quadrati, è stato scoperto nel 2011 ad Antakya, in Turchia, l’antica Antiochia, durante gli scavi per la costruzione del Museum Hotel Antakya. Questa straordinaria scoperta ha trasformato un progetto alberghiero in una straordinaria fusione tra passato e futuro, creando un hotel-museo unico nel suo genere, in cui l’architettura moderna convive con le vestigia del mondo antico. Gli scavi hanno portato alla luce non solo il mosaico, ma anche resti di ville romane, che si ritiene siano parte del Foro di Antiochia, una delle città più influenti dell’Impero Romano.
Il Museum Hotel Antakya si trova vicino alla Chiesa di San Pietro e sorge su un sito archeologico che copre oltre 17.000 metri quadrati. Quando i lavori per l’hotel iniziarono nel 2010, l’obiettivo era quello di costruire una struttura di lusso per la famiglia Asfuroğlu. Tuttavia, gli scavi portarono alla scoperta di reperti di epoca romana e bizantina, rendendo impossibile la realizzazione di un progetto convenzionale. La Commissione per la protezione dei beni culturali e naturali impone quindi l’avvio di scavi archeologici sistematici, i primi di questo tipo in Turchia dai tempi degli anni Trenta.
Il mosaico rinvenuto, perfettamente conservato, si estende su una superficie continua di oltre 1.000 metri quadrati, facendo di questo il più grande mosaico al mondo. A seguito della scoperta, si è deciso di trasformare l’intera area in un museo pubblico, integrando l’hotel sopra il sito archeologico. Questo progetto audace è stato realizzato dallo studio EAA-Emre Arolat Architecture, che ha immaginato una struttura in cui l’architettura contemporanea galleggia letteralmente sopra le antiche rovine.
L’hotel è sospeso su colonne in acciaio, una scelta architettonica che permette di preservare i reperti archeologici sottostanti senza interferire con essi. La struttura, composta da 200 moduli prefabbricati, è stata costruita sopra un sistema a griglia di travi d’acciaio, che si trova a circa 15 metri sopra i mosaici. Questo garantisce che non vi sia alcun contatto fisico diretto con i resti antichi, preservandone l’integrità. I visitatori possono muoversi attraverso una serie di ponti sospesi e rampe che offrono una vista ravvicinata sui reperti, permettendo loro di viaggiare nel tempo senza toccare fisicamente la storia.
Il progetto del Museum Hotel Antakya rappresenta un’innovazione non solo dal punto di vista archeologico, ma anche architettonico. Con i suoi 34.000 metri quadrati di superficie e 199 camere, l’hotel è un esempio di come l’architettura contemporanea possa coesistere con il patrimonio culturale, rispettando la storia e al tempo stesso fornendo servizi moderni. Gli ambienti comuni dell’hotel, come la sala da ballo, il ristorante e la piscina, sono stati collocati sopra la linea dei reperti archeologici, con un design ispirato all’architettura tradizionale locale
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